Siamo alla frutta!
Realizzazione di un libro d’artista collettivo / Workshop di illustrazione sull’EXPO e le sue criticità
Mercoledì 20 maggio sono stata chiamata da Associazione Illustratori Italiani (Autori d’Immagini) a tenere un workshop di illustrazione con i ragazzi di prima media della Scuola Media Statale Giovanni Della Casa a Borgo San Lorenzo (Firenze).
Dato che il workshop era per loro il premio per aver vinto Cibarte, la Professoressa Marina Cavicchi e Marcella Grassi (AI) mi hanno dato come unica indicazione quella di farli lavorare su un tema che la classe ha affrontato durante l’anno, l’Expo e il cibo legato all’arte.
L’idea di lavorare sull’Expo, come potete immaginare, non entusiasmava particolarmente il mio spirito ribelle da attivista da Centro Sociale, considerando i retroscena del grande evento, ma è stato questo lo spunto da cui sono partita per progettare il laboratorio!
Partendo da una riflessione sul cibo e sugli aspetti positivi e negativi legati all’EXPO, i ragazzi sono stati invitati a progettare un pieghevole a quattro ante sul quale hanno sviluppato una storia.
Quando sono arrivata i ragazzi mi stavano aspettando, pronti per iniziare a sperimentare!
All’inizio del laboratorio ho fatto una breve premessa spiegando ai ragazzi che, per affrontare ogni commissione, un bravo illustratore deve documentarsi molto per avere una visione più critica possibile sul messaggio che andrà a trattare.
Ho spiegato alla classe il lavoro che dovevano fare aiutandomi con dei prototipi che avevo realizzato per l’occasione. Titolo del pieghevole, per giocare appunto sul messaggio/concept di criticità, è stato “Siamo alla frutta!”
Il protagonista di ogni storia doveva essere un frutto o un ortaggio che, attraverso le quattro ante del pieghevole, faceva qualcosa relativo al tema “Siamo alla frutta”. I ragazzi, aiutandosi con delle immagini che avevo appositamente portato, hanno iniziato con la semplificazione del frutto o della verdura scelta, facendo dei bozzetti sulla carta. Con cura e curiosità, hanno poi riportato il segno sulla lastra di Adigraph e inciso le matrici dei timbri.
Al momento della stampa, la stanza si è trasformata in un vero e proprio laboratorio, c’erano tutti i colori disponibili sui vari banchi e i ragazzi facevano la fila per provarli tutti.
I leporelli sono stati completati con dei segni di pennarello che, interagendo con la forma dei timbri, hanno arricchito la narrazione.
Alla fine abbiamo guardato insieme gli elaborati di tutti, li abbiamo commentati e qualcuno ha spiegato con le parole il significato delle immagini per condividere la storia progettata con tutti i compagni. Ci sono stati ragazzi più timidi, taciturni e altri che si sono rivelati dei veri vulcani, ma tutti alla fine erano orgogliosi del librino realizzato!
Alla fine del laboratorio abbiamo raggruppato tutti i pieghevoli in un unico volume tenuto insieme da una fascetta, insieme abbiamo realizzato un vero e proprio libro d’artista collettivo, interamente illustrato da loro!
Ecco alcuni scatti dei bellissimi lavori realizzati dai ragazzi!
Le insegnanti sono rimaste entusiaste dei risultati e abbiamo pensato alla possibilità di integrare il laboratorio con le altre materie, per esempio la professoressa di lettere probabilmente proseguirà il nostro lavoro chiedendo agli allievi di scrivere delle filastrocche ad-hoc. Gli stampi realizzati durante la mattinata sono rimasti a disposizione dell’insegnante di educazione artistica, le ho suggerito di utilizzarli mischiando le carte, per far notare come un timbro può essere interpretato in tantissimi modi e che ci sono infinite possibilità, sia di forma che di contenuto.
Alla fine del laboratorio, che si è protratto fino alle 13 grazie all’elasticità della professoressa di matematica che ci ha concesso anche le sue ore di lezione!, i ragazzi mi hanno fatto qualche domanda sul mestiere dell’illustratore, curiosi di sapere le varie applicazioni dell’illustrazione e un pò stupiti, quasi assuefatti, dalla mattinata trascorsa insieme a disegnare.
Ringrazio l’Associazione Autori di Immagini e Fila per avermi dato quest’opportunità e un grazie speciale alla professoressa di educazione artistica Marina Cavicchi che mi ha affiancato con pazienza e curiosità, ad Alberto che ha documentato l’intero laboratorio e a Michela che ci ha dato una mano a condurre il workshop.
Questo è il regalo che mi hanno fatto prima di tornare a casa…grazie!! 🙂