Almanacco illustrato di libri prestati: Player one
Recensione numero 9
“Player one”, Ernest Cline
Consigliato da Sebastiano Barcaroli
Nel 2049 il mondo è un brutto posto.
In un futuro postatomico, l’unico modo per sopportare l’esistenza è rifugiarsi dentro ad Oasis, una realtà virtuale progettata da James Halliday.
Il supernerd decide di nasconde un easter egg all’interno di Oasis, dopo la sua morte; il primo che riuscirà a scovarlo erediterà tutto il suo patrimonio nonché Oasis stesso.
Si scatena quindi una vera e propria caccia all’interno di un mondo che diviene un enorme gioco e che mischia tutto quello che vi viene in mente degli anni ’80:
giochi da tavolo, videogiochi, film, serie tv, cartoni animati.
TUTTO.
Un libro che si legge da solo, veloce come guardare un film d’azione, infatti Spielberg ci fa un film che esce a brevissimo, quindi affrettatevi a leggerlo prima!
Ah, il libro si trova piuttosto male in libreria, quindi va cercato online, la cosa buona è che se trovate l’edizione di ISBN è fichissima e vi danno anche la maglietta che potete mettervela al Lucca comics e fare un figurone!
Se siete dei nerd non potete perdervelo, se come me non lo siete affatto (occhei un pochino, ma solo per “Guerre stellari”) vi divertirete ugualmente ma dovrete tenere google a portata di mano perché altrimenti la metà delle volte non saprete di cosa diamine stiano parlando!
Un grazie specialissimo a tutti gli amici nerd che ho letteralmente interrogato per fare un disegno credibile per la categoria!
Ora, dato che il libro me l’ha consigliato il più grande conoscitore di GIF del globo e che questo disegno era un invito a correre per farne una… eccola qua!
Il progetto
Qualche anno fa parlando con un amico gli chiesi per gioco di consigliarmi il libro che per lui aveva avuto più significato, il libro della vita, dicendo che avrei letto qualunque titolo avesse tirato fuori.
Il libro consigliatomi era “Trilogia della città di K” di Ágota Kristóf.
Il romanzo è sconvolgente, ma la cosa che ancor più mi ha sconcertato è che non lo avrei mai letto.
Se non fossi stata legata a quella promessa fatta una sera dopo cena, non avrei mai notato quel libro in libreria perché la copertina era cupa, non lo avrei scelto leggendo il retro che lasciava trapelare l’argomento pesante che trattava, non lo avrei finito perché la scrittura mi provocava disagio.
Insomma se non avessi fatto quella promessa mi sarei persa una perla della letteratura solo perché superficialmente non era nelle mie corde.
Da quel giorno ho iniziato a chiedere ad ognuno il libro della vita, e a leggerlo, qualunque libro fosse.
Di ogni libro produco un disegno, una specie di recensione illustrata.
Il progetto, ancora in corso, è quello di creare un Almanacco illustrato di libri prestati, che raccolga tutti i libri che le persone mi hanno consigliato e, con i libri un pezzetto delle persone stesse.
Se volete consigliarmi un libro sapete dove trovarmi.
Nota
Le recensioni sono fatte da Camilla Garofano, che non è un’esperta di letteratura ma solo una povera disegnatrice appassionata di libri, quindi, alcuni gli piacciono alcuni no, alcuni manco li capisce.
Più che altro guardate i disegnini via, poi leggete i libri e vi fate un’idea vostra che il parere di Camilla non è proprio affidabile.
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