Marta Baroni per HABITAT • micromega

Siamo molto orgogliose dei 25 illustratori professionisti che hanno accettato di far parte della mostra HABITAT • micromega (13-14 aprile, Empoli): un viaggio strabiliante fra 25 habitat, dal più piccolo al più grande, che invaderanno il centro della città. Ogni settimana vi presentiamo due dei partecipanti.

La disegnatrice di oggi ama il suo habitat, un coworking fra artisti provenienti da ambiti diversi. Ama il caffè ed è una fan del “sicché“. Ecco a voi… Marta Baroni!

Marta Baroni è un’autrice di fumetti e illustratrice. Lavora principalmente per case editrici per ragazzi, magazine e brand; ma la cosa che ama di più è scrivere storie. I suoi graphic novel “Al sole come i gatti”(2015) e “Uma del Mondo di Sotto”(2018) sono stati pubblicati dalla BAO Publishing. Nel 2011 ha fondato Tentacoli, etichetta indipendente con cui esplora la sua passione per il design, la moda e il DIY; creando fanzine, vestiti e oggetti fatti a mano. Marta è nata a Roma ma al momento vive a Bologna, dove conduce laboratori di fumetto per ragazzi e lavora all’interno del co-working Elastico.

Presentati… cinque parole a vanvera su Marta illustratore.
Adolescenza. Luoghi. Magia. Lentiggini. Nuvole.

Cinque parole a vanvera su Marta essere umano.
Nostalgia. Ideali. Memoria. Testardaggine. Dettagli.

Una dote/caratteristica che non può mancare ad un disegnatore?
Curiosità (e pazienza!)

Cosa odi di più del tuo lavoro?
I tempi morti tra un lavoro concluso e il nuovo che non arriva. Mi sto impegnando ad affrontarli con più serenità.

Ah già… The o caffè?

Qual è il tuo habitat naturale come illustratore? E come essere umano?
Al momento vivo a Bologna e lavoro da Elastico, un bellissimo co-working che ha tutte le caratteristiche giuste per essere il mio habitat. Siamo tante realtà diverse -dall’illustrazione alla musica alla ceramica- che insieme cercano di costruire qualcosa di bello. Non mi è mai piaciuto lavorare in casa da sola, mi fa sentire troppo fuori dal mondo. Come essere umano… forse è poco originale ma credo che il mio habitat per eccellenza sia la città! Il mio standard è: piccolo quartiere, case basse, un sacco di verde. Io che conosco ogni angolo sentendomi parte di un preciso universo.

Qual è l’elemento che minaccia l’equilibrio del tuo habitat?
Le stanze buie, la fretta, l’approssimazione e le cose lasciate in sospeso.

Cosa indossi (o non indossi) nel tuo habitat?
Ho un’unica regola: no pigiama in nessun caso!

Qual è l’habitat più lontano che hai visitato?
New York, avevo 18 anni. Forse oggi sarebbe diverso, ma a quell’età e per tutto quello che rappresentava nel mio immaginario ricordo l’effetto incredibile che mi fece, nel bene e nel male.

Il suono del tuo habitat : hai una playlist (5/10 tracce) che ti trasporta nell’habitat perfetto e che vuoi condividere con noi? (puoi inviarci anche il link ad una tua playlist!)
1 – THE UNDERTONES – Teenage Kicks
2 – THE XX – I dare you
3 – FOUR TET- She just likes to fight
4 – NEW ORDER – Age of consent
5 – COCK SPARRER – We’re coming back
6 – WILLOW SMITH- Female Energy
7 – BLACK LIPS- Bad Kids
8 – BUZZCOCKS – Why can’t I touch it
9 – HUMA – I can’t sleep in silence
10 – VIOLENT FEMMES – Blister in the sun

Quale illustratore vorresti ospitare nel tuo habitat?
Ce ne sarebbero tantissimi…dico Ai Yazawa perché per me è iniziato tutto con le sue storie.

Qual è la città toscana che preferisci?
Mi è piaciuta tanto Pitigliano!

Qual è il piatto toscano che preferisci?
Il castagnaccio <3

Qual è la parola toscana che ti fa più ridere e quella che proprio non capisci?
Sono una fan del “sicché”. Mi piace tanto anche “balocchi”, mi ha sempre fatto pensare a qualcosa di molto più prezioso che un semplice giocattolo.