Marianna Coppo • What a Feeling!

ALFABETO EMOZIONALE è il titolo di una delle mostre di punta della nostra Area Illustrazione What a Feeling!, durante il prossimo Ludicomix di Empoli (09-10 maggio 2020). Venticinque professionisti del mondo dell’illustrazione interpreteranno altrettante emozioni, che prenderanno vita nelle vie del centro cittadino: lo spazio espositivo sarà la città stessa!

Nel periodo che ci separa dalla data di inizio dell’evento, vi presenteremo i 25 ospiti della mostra ALFABETO EMOZIONALE nel modo a noi più congeniale: l’intervista a Vanvera!

La disegnatrice di oggi dipinge illustrazioni ironiche e tenerissime, con tempere e matite, ogni tanto si prepara una tazza di thè ma si dimentica di berla: vi presentiamo Marianna Coppo!

Marianna Coppo è nata a Roma nel 1990.
Ha frequentato a Milano il Mimaster di illustrazione per poi poi proseguire i suoi studi a Bologna presso l’Accademia Drosselmeier.
Ora è tornata a casa sua dove lavora come freelance e scrive e illustra albi illustrati per bambini. I suoi strumenti del mestiere sono principalmente tempere e matite colorate, ma riserva la possibilità di cambiare idea. Ama le storie irriverenti, il campeggio libero, la montagna e il ﬁletto a pepe verde.

Cinque parole a vanvera su Marianna illustratrice.
Cani, tempere, tenerezza, infanzia, rifugio

Cinque parole a vanvera su Marianna essere umano.
Procrastinare, campeggio, pizzette, dettagli, disordine

Una dote/caratteristica che non può mancare ad un disegnatore?
La pazienza!

Cosa odii di più del tuo lavoro?
La gestione del tempo, che però è anche il suo bello ( a volte)

Ah già… The o caffè?
Caffè. Ogni tanto mi faccio anche una tazza di the e poi mi dimentico di berla.

Quando ti senti triste ascolti…
Wraith Pinned to the Mist

Qual’è l’illustratore che ti emoziona di più?
Shinsuke Yoshitake

Far trasmettere le emozioni ai personaggi che si disegnano è importante: tu fai le facce dei tuoi personaggi mentre li disegni?

Assolutamente sì!

Che colori utilizzi per rendere una tavola arrabbiata?
Colori acidi!

Ti è mai capitato di dover fare un’illustrazione piena di felicità quando ti sentivi triste, o viceversa? Un’illustrazione tenera e delicata quando ti sentivi arrabbiata/o col mondo? Come hai superato l’ostacolo?
Sì, spesso, ma non me lo vivo come un problema. Mentre disegno mi fa strano ammettere di non pensare assolutamente a niente!

Alcuni studi suggeriscono una forte correlazione tra l’indossare alcuni vestiti e gli stati emotivi.
Per te esiste la “coperta di Linus”o le “scarpette fortunate”? C’è un indumento o un oggetto che riesce ad influenzarti positivamente o negativamente?
Uhm, credo che per quanto mi riguarda sia più il mio umore che inﬂuenza i vestiti che non viceversa.
Però quando mi metto le scarpe da trekking (anche a Roma) mi sento sempre molto atletica, eheh.