Almanacco illustrato di libri prestati: Harry Potter e il calice di fuoco
Recensione numero 7
“Harry Potter e il calice di fuoco”, J. K. Rowling
Consigliato da Rachele Campaini
Di Harry Potter avevo già visto i film, e non potete sapere quanto mi sia mangiata le mani di averlo fatto prima di leggere questi libri, che davvero, sono meravigliosi.
Una serie in cui da ogni parola potrebbe partire una storia sotterranea, in cui ogni personaggio meriterebbe una saga tutta sua.
J.K. riesce a creare una magia più unica che rara e non parlo di quella fatta con le bacchette, ma di quella che ti immerge totalmente nella scrittura, per cui ti affezioni e fai il tifo, passi le ore a chiederti in quale Casa saresti stato smistato e la notte(ieri) sogni che vuoi lanciare uno schiantesimo ma mannaggia ti sei scordata la formula!
Il libro consigliatomi era il quarto, ma chiaramente non puoi leggere un capitolo di Harry slegato dal resto della saga dunque…me li sono letti tutti non temete.
Il quarto è quello in cui si comincia a fare sul serio, dove non siamo proprio più dalle parti della narrativa per bambini in senso stretto e dove, soprattutto, ci sono i DRAGHI!
Si, certo c’è anche tanta altra roba ma…come può un disegnatore sottrarsi al fascino di queste bestie meravigliose?
Soprattutto quando hanno dei nomi così evocativi come:
Petardo Cinese, Ungaro Spinato, Gallese Comune e Grugnocorto Svedese.
Non si può, proprio non si può, e quindi ho deciso di mischiarli con un’altra delle prove e quello che vedete sotto è il risultato.
Se sei uno di quei disegnatori che ha avuto la fortuna di illustrare questi libri e l’hai fatto con poco impegno: sciagura a te.
Ah, per tutti quelli che credono che Harry Potter sia solo un libro da ragazzini e che non valga la pena di leggerlo, ricredetevi!
Come mi ha detto Rachele, Harry non piace solo a quelli che non l’hanno mai letto.
Il progetto
Qualche anno fa parlando con un amico gli chiesi per gioco di consigliarmi il libro che per lui aveva avuto più significato, il libro della vita, dicendo che avrei letto qualunque titolo avesse tirato fuori.
Il libro consigliatomi era “Trilogia della città di K” di Ágota Kristóf.
Il romanzo è sconvolgente, ma la cosa che ancor più mi ha sconcertato è che non lo avrei mai letto.
Se non fossi stata legata a quella promessa fatta una sera dopo cena, non avrei mai notato quel libro in libreria perché la copertina era cupa, non lo avrei scelto leggendo il retro che lasciava trapelare l’argomento pesante che trattava, non lo avrei finito perché la scrittura mi provocava disagio.
Insomma se non avessi fatto quella promessa mi sarei persa una perla della letteratura solo perché superficialmente non era nelle mie corde.
Da quel giorno ho iniziato a chiedere ad ognuno il libro della vita, e a leggerlo, qualunque libro fosse.
Di ogni libro produco un disegno, una specie di recensione illustrata.
Il progetto, ancora in corso, è quello di creare un Almanacco illustrato di libri prestati, che raccolga tutti i libri che le persone mi hanno consigliato e, con i libri un pezzetto delle persone stesse.
Se volete consigliarmi un libro sapete dove trovarmi.
Nota
Le recensioni sono fatte da Camilla Garofano, che non è un’esperta di letteratura ma solo una povera disegnatrice appassionata di libri, quindi, alcuni gli piacciono alcuni no, alcuni manco li capisce.
Più che altro guardate i disegnini via, poi leggete i libri e vi fate un’idea vostra che il parere di Camilla non è proprio affidabile.