Daniela Volpari • What a Feeling!

Venticinque professionisti del mondo dell’illustrazione daranno vita con la loro arte ad ALFABETO EMOZIONALE, una delle grandi mostre che troverete durante What a Feeling! (09-10 maggio, Empoli).
Inutile dire che la nostra emozione predominante in questo momento è la gioia!

Nel periodo che ci separa dalla data di inizio dell’evento, vi presenteremo i 25 ospiti della mostra Alfabeto emozionale nel modo a noi più congeniale: l’intervista a Vanvera!

La seconda ospite che ci aiuterà a comporre il nostro dizionario emotivo ha una grazia innata e adora il vino, vi presentiamo Daniela Volpari!

Daniela Volpari vive e lavora a Palestrina (cittadina vicino Roma). Diplomata alla Scuola Internazionale di Comics a Roma, dal 2009 lavora come illustratrice per editori italiani e internazionali.
Viene selezionata ad alcuni concorsi del settore (Lucca Comics, Scarpetta D’Oro, Illustrissimi) e vince il primo premio calendario Tapirulan 2010.
Ha partecipato a diverse esibizioni in Italia (Roma, Cosenza, Palermo) e all’estero (Bruxelles, Parigi, Los Angeles). Ha all’attivo diversi libri illustrati pubblicati in tutto il mondo.

Cinque parole a vanvera su Daniela illustratrice.
Colori, pennelli, tempera, ironia, zen.

Cinque parole a vanvera su Daniela essere umano.
Procrastinare, ridere, sdrammatizzare, giocare e… vino.

Una dote/caratteristica che non può mancare ad un disegnatore?
Curiosità costante.

Cosa odi di più del tuo lavoro?
Email e fatture.

Ah già…The o caffè? Caffè.

Quandoti senti triste ascolti…
Se sono triste cerco sempre di tirarmi su il morale, e per questo Bob Marley ci riesce sempre benissimo. Una su tutte che vince sempre: ThreeLittle Birds “non preoccuparti di niente, perchè ogni piccola cosa andrà bene!“

Qual è l’illustratore che ti emoziona di più?
Ce ne sono un milione, e la lista aumenta ogni giorno di più. Direi che i primi amori non si dimenticano mai, quindi Rebecca Dautremer e Norman Rockwell a pari merito.

Far trasmettere le emozioni ai personaggi che si disegnano è importante: tu fai le facce dei tuoi personaggi mentre li disegni?
Beh naturalmente… come sbadigliare o ridere se qualcuno lo fa davanti a noi, è la prassi.

Che colori utilizzi per rendere una tavola arrabbiata?
Colori caldi, rosso fuoco, fumante! Un vulcano che esplode.

Ti è mai capitato di dover fare un’illustrazione piena di felicità quando ti sentivi triste, o viceversa? Un’illustrazione tenera e delicata quando ti sentivi arrabbiata/o col mondo? Come hai superato l’ostacolo?
Sì, mi è capitato, fortunatamente poche volte; ricordo che non è stata un’esperienza facile come possa sembrare. Come ho superato l’ostacolo? Beh… dobbiamo farlo, dai facciamolo! Volere è potere.

Alcuni studi suggeriscono una forte correlazione tra l’indossare alcuni vestiti e gli stati emotivi.
Per te esiste la “coperta di Linus”o le “scarpette fortunate”? C’è un indumento o un oggetto che riesce ad influenzarti positivamente o negativamente?
Veramente no, in effetti non ci avevo mai pensato. Posso dire che mi vesto normalmente anche se devo lavorare in casa, insomma come se dovessi andare in ufficio così da darmi l’illusione di”andare al lavoro”… credo mi influenzi positivamente per entrare nel mood.