Le Vanvere intervistano Le Vanvere: Camilla Garofano
Il suo percorso artistico affonda le radici nella moda e nel costume: prima il dipoloma all’ Istituto Statale d’arte di Porta Romana (Firenze) poi il lavoro come costumista teatrale tra Firenze e Roma. A 26 anni frequenta l’Accademia Nemo dove acquisisce le basi dell’illustrazione e comincia le prime sperimentazioni con le tecniche digitali.
La prima pubblicazione arriva con la casa editrice Sperling e Kupfer nel 2014 per proseguire con Piemme edizioni, Giunti, Usborne e La Spiga. La sua produzione spazia dall’editoria per l’infanzia, cover, alla cartellonistica per eventi del territorio, immagini per video musicali e molto altro.
Attualmente si occupa di insegnamento, organizzazioni di eventi e promozione dell’illustrazione anche grazie al Collettivo Le Vanvere (ehi ma siamo noi!)
La sua ricerca stilistica è in continua evoluzione, cercando il massimo equilibrio tra sintesi dei vettori e eleganza della linea.
Incontentabile, maniaca, cerebrale, appassionata, ambiziosa
Incontentabile, emotiva, viziata, ottimista, ridere
L’avere qualcosa da dire, se non si ha nulla da dire si fanno solo dei disegnini ma quello non significa fare l’illustratore
La noia che si presenta quando capita di dover trattare lo stesso soggetto per troppo tempo.
Caffè, ma ultimamente le manie di antiabbrutimento ci hanno fatto passare al the verde (che bevo anche se mi fa schifo perchè dice si diventi belle)
Ma per anni ho frequentato rave, feste elettroniche, drum n bass e in linea di massima se mi dai qualcosa da bere ballo anche despacito senza un minimo di ritegno.
Tranqui Funky degli Articolo 31, ma direi che in generale so più canzoni imbarazzanti a memoria che canzoni belle.
Ma il pogo lo ballerei con Ewan McGregor e il suo sorriso, che sono il mio grande amore da quando ho dodici anni e io col grande amore ballo il pogo non il tango.
Woody Allen – Songs from Woody Allen’s Films (quando piove sono felice e voglio sentire solo questa musica per la gioia di Quagli)
Sono lo stereotipo della donna al volante… poi anche fare le presentazioni perchè come mi metti su un palco perdo tutta la mia nota parlantina, ma soprattutto disegnare in pubblico, il mio essere maniaca non tollera errori e disegnare davanti alla gente mi butta in uno stato di completo sconforto tanto che starei continuamente a giustificarmi del fatto che poteva venire meglio se lo facevo a casa da sola…
Raccontaci quali sono gli incastri che ti fanno funzionare meglio: quali molle il collettivo ha fatto scattare in te?
Uno che ho posticipato al momento per mancanza di forze è quello nato in Sicilia durante quest’estate mentre ero al campo di Libera! Li mi sono resa conto di quanto sia difficile capire la storia di quella regione (e dell’Italia intera) quanto si faccia fatica a ricordare tutte le facce e i ruoli dche hanno avuto queste persone nelle guerre di mafia.
Dunque mi sarebbe piaciuto fare una mappa concettuale illustrata magari da poter diffondere nelle scuole in modo da rendere più facile la comprensione di quella parte della nostra storia.
Ma per ora proprio non ce la faccio, mannaggia.
Il progetto spiegato lo trovate qui!
Potete seguire il lavoro di Camilla oltre che qui su Vanvere anche qua!
camillagarofano.com
instagram.com/camillagarofano
behance.net/CamillaGarofano
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