Bipolarmente Vanvere

È già passato un anno e, senza stare a farla troppo lunga, è di nuovo arrivato il mio compleanno. Pare che i compleanni scatenino la fantasia delle Vanvere, e il poco tempo per fare sorprese, scherzi farlocchi e biglietti tesi a ridicolizzare la festeggiata, aguzzano sempre l’ingegno – o la stupidera nel nostro caso.

ANTEFATTO: tutte abbiamo visto “Inside Out“, l’ultimo film d’animazione Disney Pixar, in cui abbiamo passato tutto il tempo a ridere e piangere e a dire: “Ma quella sono io! Ma quella sei te!” Ovviamente, io mi sono beccata l’attribuzione di Tristezza, ma la porto con orgoglio (e non spoilero oltre per chi non ha visto il film) e anche Paura, perché sono “colei che porta plichi”; nella sequenza in cui Gioia chiede: “Paura, cosa potrebbe succedere?” E Paura arriva con una risma di eventuali problemi… ecco. In un gruppo ci vuole sì l’entusiasmo, ma ci vuole anche chi porta plichi. E non per il principio per cui “gli ottimisti sono solo male informati”, ma per necessità pratiche. E qualcuno lo deve pur fare…
E così, mi sono beccata un nuovo capolavoro di biglietto “corale”: Inside Vanvere! Se mi cercate, mi trovate nel cerchio della tristezza…

Pochi giorni prima del mio compleanno ho servito alle Vanvere un nuovo scherzo su un piatto d’argento. Ho visto un articolo sul “barattolo della calma” realizzato col metodo Montessori, e ho detto: mi ci vorrebbe il Barattolo dell’Ansia, pieno di Baiocchi! Quindi ce le vedete delle Vanvere che partono e vanno a comprare un barattolone con chiusura ermetica, quello in cui i bambini affondano il braccio, e lo riempiono fino all’orlo di biscotti, e fanno pure un’etichetta decorata con scritto “Barattolo dell’Ansia”? Io sì.

Una volta che sarete finiti, cari Baiocchi, non mi minaccerete più dall’alto dello scaffale con la vostra crema alla nocciola…