Concorso Battello a Vapore 2015: essere felici come un branzino!
Ieri Camilla ed io eravamo a Milano, ed ho passato la mezz’ora più lunga della mia vita.
PREMESSA:
a Giugno sono stata minacciata di morte ed esclusione a vita dalle Vanvere se non avessi partecipato al Concorso Battello a Vapore (<<che bello!!! Le Vanvere si sostengono sempre!!!>> si ma come sorellastre che puntano sui sensi di colpa e mirano ai fianchi appena possono!).
Il tutto aggravato dal fatto che Camilla è un anno che mi deride per non aver partecipato all’edizione dell’anno scorso; edizione in cui la stronza (ve l’avevo già detto che Le Vanvere si vogliano un sacco di bene?) ha vinto… grazie anche al fatto che, a 24 ore dalla consegna, le ho ricordato che oltre alla copertina strafiga che aveva fatto avrebbe dovuto fare anche 3 (tre!) tavole interne in bianco e nero… e ovviamente ce l’ha fatta!
ANTEFATTI:
- Ho fatto le 4 tavole richieste (senza che nessuno mi ricordasse il numero giusto).
- Inventato uno pseudonimo per inviare i lavori.
- Inviato i lavori.
- Avuto idee brillanti per soluzioni e composizione strafighe quando ormai era troppo tardi.
- Fatto il fioretto di non riguardare le tavole fino a quando non fossero usciti risultati del concorso, per non flagellarmi con un ormai noto “che lo faccio a fare ‘sto lavoro!??!!? Sono un verme verminoso!” [cit.]
Poi, a settembre, arriva la mail: ero stata selezionata nei 10 finalisti (e ovviamente non avevo detto nulla a nessuno, per scaramanzia, per fifa per bho!)!!!
e quindi, ieri ero alla premiazione a Milano!
UNA ROBA DA CARDIOPALMA!!!
cioè com’è possibile che gente che di lavoro crea roba per teneri pargoli, che cerca di alimentare l’innocente poesia che hanno nelle loro testoline, gente che dovrebbe voler vedere lo scintillio puro nei loro occhi, POSSA AVER PENSATO AD UN CALVARIO DEL GENERE PER ANNUNCIARE IL VINCITORE DI UN CONCORSO!?!
Allora, la premiazione è a modello “Oscar”, con tanto di buste chiuse e annuncio della classifica partendo dal decimo posto, manca il rullo di tamburi e un occhio di bue che intercetta il nominato mentre si nasconde sotto il suo cappottuccio di lana cotta!
Vi assicuro che non sono una che si fa prendere dal panico, razionalizzo, ragiono, rielaboro e… AVEVO LA TACHICARDIA (ma roba che nemmeno quelle 3 volte che mi vedono in palestra)!
Poi ecchime là!
Troneggia il mio pseudonimo con le mie tavole sotto…
SECONDA (questo è l’unico messaggio che ho mandato per informare gente ignara dell’accaduto e del fatto che fossi a Milano per tutto ciò!)
e seconda alla bravissima e (l’ho scoperto solo ieri dopo aver saputo che aveva vinto, quindi è un sentimento sincero!) simpaticissima Isabella Grott che è la vincitrice dell’edizione 2015 del Concorso Battello a Vapore… e che ci ha dato modo di brindare fino alle 15 del pomeriggio!!!
queste sono le sue favolose tavole:
In realtà, diciamoci la verità, il secondo è solo “il primo degli ultimi” e per quanti complimenti e mega discorsi ti possano fare rimani comunque secondo…
però…
badate lì che carrellata di “secondi” ho trovato per consolarmi un po’ mentre tornavamo in treno!
ovviamente la mia empatia massima va al Branzino, per ragioni che è inutile che vi stia qui a spiegare!
Ad ogni modo, son proprio contenta:
per il secondo posto in un concorso gestito veramente con i fiocchi;
per aver conosciuto di persona Isabella (con la quale comunque fingeremo di odiarci in pubblico, per tenere una giusta immagine di prima e seconda classificata!);
per aver conosciuto anche Chiara Lamieri talentuosa, giovanissima… e pure magra!
e perché con Camilla (che mi aveva accompagnato… non certo per amicizia!) ci siamo prese mezza giornata di ferie a Milano: per 350 giorni l’anno siamo illustratori, 5 siamo fidanzate, 5 figlie amorevoli, 2 pazienti di neurologia o clienti di fisioterapisti e un paio (anni bisestili permettendo!) siamo femmine, quindi…
SHOPPING FOLLE!