Almanacco illustrato di libri prestati: American Psycho
Recensione numero 11
“American Psycho”, Bret Easton Ellis
Consigliato da Simone Giuliani
American Psycho è un capolavoro, ma non è un libro per tutti.
Non è un libro per i deboli di stomaco perché gli omicidi sono tanti, ferocissimi e raccontati in maniera dettagliata.
Non è un libro per tutti perché Bateman lo si può amare (e qualche volta pure parteggiare per lui, oh io ho sperato che la sua ragazza la facesse fuori tutto il tempo) oppure si può disprezzare perché è un mostro puro.
Nonostante ciò, è intriso di un umorismo nero che a me ha fatto ridere dall’inizio alla fine:
un battaglione di uomini descritti nell’abbigliamento in maniera maniacale, tanto da sembrare qualche volta un catalogo di moda, occhiali senza lenti, personaggi che non si distinguono tra loro, Donald Trump (!), feste in casa, Genesis, droghe, alcool, appartamenti di lusso e donne bionde, tutto in un unico flusso di pensiero completamente sconclusionato che rende Bateman un personaggio irresistibile.
Una descrizione degli anni ’80, che se ancora non siete stanchi di questo revival(lo so è dura non se ne può più), vale più di tutti gli omaggi che vengono fatti a quel decennio nell’ultimo periodo.
Ora io non so perché, ma nel mio immaginario gli anni ’80 sono fatti di interni d’appartamento bianchi zeppati di kenzie e monstera deliciose, (plausibilmente perché casa mia in quel periodo era pieno di quelle due piante) in ogni caso la mia testa ha riempito gli appartamenti lussuosi del libro di questa vegetazione:
una giungla di piante d’interno (con nomi più che calzanti alla storia) con annidiati uomini usciti da Vogue ’82, identici tra loro, tranne uno.
Era tanto che non leggevo un libro così.
Ah, dato che come sempre ero indecisa su quali colori utilizzare ho fatto mille prove e poi c’ho fatto una GIF.
I libri recensiti fino ad ora sono:
Il Mastino dei Baskerville di A.C. Doyle
Player one di Ernest Cline
Coraline di Neil Gaiman
Harry Potter e il calice di fuoco di J.K. Rowling
L’Anello di Re Salomone di Konrad Lorenz
Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov
IT di Stephen King
Un soldato racconta di Fernando Cintelli
Moby Dick di Herman Melville
Trilogia della città di K di Ágota Kristóf
Il Progetto
Qualche anno fa parlando con un amico gli chiesi per gioco di consigliarmi il libro che per lui aveva avuto più significato, il libro della vita, dicendo che avrei letto qualunque titolo avesse tirato fuori.
Il libro consigliatomi era “Trilogia della città di K” di Ágota Kristóf.
Il romanzo è sconvolgente, ma la cosa che ancor più mi ha sconcertato è che non lo avrei mai letto.
Se non fossi stata legata a quella promessa fatta una sera dopo cena, non avrei mai notato quel libro in libreria perché la copertina era cupa, non lo avrei scelto leggendo il retro che lasciava trapelare l’argomento pesante che trattava, non lo avrei finito perché la scrittura mi provocava disagio.
Insomma se non avessi fatto quella promessa mi sarei persa una perla della letteratura solo perché superficialmente non era nelle mie corde.
Da quel giorno ho iniziato a chiedere ad ognuno il libro della vita, e a leggerlo, qualunque libro fosse.
Di ogni libro produco un disegno, una specie di recensione illustrata.
Il progetto, ancora in corso, è quello di creare un Almanacco illustrato di libri prestati, che raccolga tutti i libri che le persone mi hanno consigliato e, con i libri un pezzetto delle persone stesse.
Se volete consigliarmi un libro sapete dove trovarmi.
Nota
Le recensioni sono fatte da Camilla Garofano, che non è un’esperta di letteratura ma solo una povera disegnatrice appassionata di libri, quindi, alcuni gli piacciono alcuni no, alcuni manco li capisce.
Più che altro guardate i disegnini via, poi leggete i libri e vi fate un’idea vostra che il parere di Camilla non è proprio affidabile.
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