Una serata all' Impact Hub
Metti un gruppo di persone che decidono di organizzare un evento come a Firenze se ne vedono pochi, e chiamano un ventaglio di nomi da cardiopalma.
Io ve l’ avevo detto di non mancare all’ Impact Hub ma se proprio non ce l’avete fatta, eccovi il resoconto.
La giornata partiva la mattina coi bambini e continuava alle tre ma solo su invito che io naturalmente non avevo.
Puntando sulla pietà ho però convinto un amico e mi sono accodata a lui, così son riuscita a seguire il seminario di Umberto Mischi!
Io non so perchè ma Mischi me l’ero sempre immaginato un po’con la puzza sotto il naso, con quelle illustrazioni minimal..e invece come spesso accade alle prime impressioni mi sbagliavo.
Una figura timida,altissima,con occhiali e baffi…a vederlo non riuscivo a non pensare ai personaggi di Quentin Blake!
Ha introdotto il suo lavoro e raccontato un paio di aneddoti sui suoi ritmi facendomi venire una crisi d’ansia(72 ore per fare un’illustrazione per il Le Monde) e spiegato brevemente l’iter creativo che segue.
Sul volantino,poi, c’era scritto che avrebbe tenuto un workshop ma sapendo che il pubblico era di imprenditori mi ero ingenuamente convinta che non ci sarebbero stati esercizi da fare o simili tanto che non mi ero portata dietro nè un astuccio, nè un foglio(molto professionale per un disegnatore lo so)…
…e invece quando meno me l’aspettavo ci ha armati di forbici dalla punta arrotondata , cartoncini colorati e ci ha messo a fare collage!
L’ esercizio consisteva nel rappresentare tre cose che ci definissero come esseri umani e per farlo erano ammesse solamente forme che seguissero delle linee precise su un foglio a griglia che ci aveva dato.
Lo scopo era creare immagini abbastanza potenti da descrivere una persona all’ interno però di un sistema di regole ben definite, cercando quando necessario stratagemmi per aggirare queste ultime, in breve una spiegazione lampo del lavoro di illustratore!
E tanto di cappello a Mischi che ha avuto un’idea così brillante, perchè io a un pubblico pieno di figure professionali del genere non avrei davvero saputo cosa far fare.
In ogni caso, per la cronaca, io son stata presa dal panico quando mi hanno detto che non potevo disegnare linee tonde come mio solito…ma dovevate vedere che elaborati il resto dei presenti, roba da libri pop-up!
Altro che imprenditori tristi, mi son ritrovata in una stanza piena di fenomeni della punta arrotondata e io che col collage son sempre stata un cane non avevo il coraggio di dire che faccio l’ illustratrice!
Finito il workshop son stata raggiunta da Giulia Quagli e da un’altra serie di amiche/amici venuti la per la conferenza.
Come già detto in precedenza il team era da capogiro, oltre a Mischi stesso c’erano:Calugi, Massoni, Giorgini e Poroli.
Un paio d’ore di conferenza nella quale hanno parlato del loro lavoro e sono stati a tratti maltrattati un pochino dal presentatore della serata(l’argomento arte-illustrazione accende gli animi si sa), con un intermezzo dedicato al mercato centrale di Firenze le cui grafiche non sapevo fossero disegnate da Calugi, con un’operazione coraggiosissima per la nostra cara città che ha sempre il panico a fare qualcosa di innovativo, quindi bravi tutti che io quel posto lo trovo bellissimo.
E voi se non ci siete ancora stati andateci ORA che a Firenze ci si mangia bene…ma anche meglio mentre si guardano quelle illustrazioni bellissime.,
Tra l’altro se siete illustratori vi potrete rendere conto vedendo questo progetto che è molto diverso da quello a cui ci ha abituati Calugi,ed è davvero interessante notare come un illustratore possa rinnovarsi così tanto da un lavoro a un altro.
Poi un breve intervento di Giorgini su Illustri, che voi sapete cosa sia vero?
Altrimenti non temete che a breve vi facciamo l’articolo sulle mirabolanti avventure vicentine delle Vanvere all’inseguimento degli Illustri appunto.
E poi si beve, perchè l’Hub c’ha pure offerto l’aperitivo si.
Devo dire che da quando ho intrapreso questa via, e dunque mi sono messa a cercar di incontrare tutti i professionisti dei quali mi innamoravo ho scoperto che un buon ottanta per cento della categoria è composta da persone belle come i loro disegni, quelli di Dammi lustro rientravano esattamente in questa percentuale…
Mischi e Calugi son stati molto carini e interessati al mio punto di vista sia sul laboratorio del primo che sul progetto del mercato centrale del secondo
Se avete letto l‘articolo su Giorgini saprete già che c’era la presenza esterna all’ambiente delle mie amiche d’infanzia che non sapendo niente di illustrazione, hanno chiesto a Simone Massoni se disegnava (……..imbarazzo…….), e lo hanno coinvolto in una partita di calcio balilla in cui Giorgini tirava le palline.
Se questo non significa essere professionisti e anche persone gentili proprio non saprei.
Mi sono fermata poi a fare due chiacchere con Poroli, che mi è parsa una persona davvero dolce, disponibile e che mi ha incitato a non definirmi una quasi illustratrice anche se diciamo la verità, guardare in faccia uno come lui e dirgli si faccio l’ illustratrice come te …non è proprio facilissimo se sei un’esordiente o poco più.
In ogni caso questo è il bellissimo autografo che mi ha fatto sul retro del posterino e che dunque mai vedrete in vita vostra dato che adesso è attaccato di fianco alla tastiera dalla quale scrivo.
Anche Massoni mi ha firmato il posterino che adesso troneggia vicino al letto guardano male le foto della mia gioventù
Mi cospargo la testa di cenere per le foto orrende, molto da cellulare e molto poco da bloggers ma la nostra unica fotografa è Lisa che sta a Macerata, dunque quando siamo sue orfane(molto spesso)vengon fuori dei troiai come quelli sopra…ma speriamo che riusciate ugualmente a respirare un pochina della magia della serata..
Insomma, non mi resta che ringraziare tutto lo staff dell’ Impact Hub per aver organizzato una serata di questo genere e livello sperando che ne facciano più spesso !
BRAVIBRAVIBRAVI