Vanvere o non Vanvere – Omaggio a William Shakespeare

È da 400 anni e più che  William Shakespeare (1564-1616), “il Bardo dell’Avon”, da alcuni ipotizzato come “Guglielmo Scuotilancia”, è considerato uno dei più grandi drammaturghi e poeti di tutti i tempi, e anche chi non è solito andare a teatro o leggersi opere teatrali probabilmente ne ha sentito parlare, ha visto qualche riadattamento cinematografico, se l’è ritrovato all’esame di maturità… o almeno ha letto una sua frase in un bigliettino dei Baci Perugina!

Già, proprio così; se guardiamo il lato “pop” della faccenda, Shakespeare vive e rivive con tutte le sue citazioni, (nei diari probabilmente non più – usa ancora la Smemoranda?), dai siti di frasipertutteleoccasioni alle pubblicità delle auto, e tutti noi abbiamo citato “essere o non essere”, siamo stati almeno una volta nella vita “fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”, siamo stati gelosi come un “mostro dagli occhi verdi”, o abbiamo riscontrato che “c’è del marcio in Danimarca” o in qualche altro luogo (fra noi Vanvere questo è un intercalare molto usato); tutti noi, insomma, prendiamo in prestito frasi da lui per fare bella figura.

Perché ci piace tanto Guglielmo? Forse per il suo essere sempre attuale, anche dopo secoli, e per la sua capacità di rappresentare una vera galleria di “tipi” umani e situazioni universali, sia nella tragedia che nella commedia.

Non stiamo qui a riassumere vita, opere e diatriba sulle attribuzioni; ci limitiamo solo a dire che il 23 aprile c’è stato l’anniversario della nascita del grande drammaturgo (e quest’anno sono 400 anni dalla morte), e noi abbiamo pensato bene di fare un 4×4 dedicato a lui. Com’è come non è, fra mille eventi la consegna è un po’ scalata, ma potremmo dire che l’abbiamo fatto di proposito, per essere più originali.

Ecco qui il nostro 4×4 a tema “William Shakespeare“:

Camilla Garofano alle prese con “Amleto”:
C’è del marcio in Danimarca.

Ofelia

Giulia Quagli con “Otello”:
Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.

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Celina Elmi e il suo “Sogno d’una notte di mezza estate”:
Il pazzo, l’amante e il poeta non sono composti che di fantasia.

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Lisa Gelli con “Re Lear”
Sciagurati quei tempi in cui i matti guidano i ciechi!
Re lear - Lisa Gelli